Come organizzare gli spazi di casa: loft e open space

Quando si parla di arredamento e tendenze, negli ultimi tempi, ci capita spesso di sentire termini come “loft” e “open space”. Definizioni su cui si crea una certa confusione e che possiamo chiarire in maniera esaustiva. Si può anticipare fin da subito che non si tratta di sinonimi, bensì di tipologie di strutture e di arredamento differenti, ma ciò non significa necessariamente che una escluda l’altra. Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

 

Che cosa s’intende per loft

 

Il loft è una tipologia di abitazione, costituita da ambienti open space ricavati da ex edifici industriali, magazzini o fabbriche in disuso. Strutture che, anche in seguito all’ammodernamento, conservano alcuni loro aspetti originali – spesso assimilati allo stile di arredamento industrial – i quali finiscono senza ombra di dubbio per contraddistinguerli sopra ogni cosa. È il caso di travi in ferro, grandi vetrate, ampi soppalchi o intere pareti in mattoni, ma anche di soffitti alti e tubature lasciate a vista. Peculiarità inizialmente progettate per andare incontro alle necessità dell’azienda e diventate dopo inderogabili dallo stile loft.

Questo modo di abitare è nato in America negli anni Settanta e, nel giro di un decennio, si è diffuso nell’intera Europa. Una tendenza che ha come punto cardine il concetto di riuso e di riciclo, che si è fusa con l’idea di creare uno spazio multifunzionale privo di pareti. Evitare elementi divisori è infatti anche il principio fondamentale dell’open space.

 

Che cos’è l’open space

 

Il termine “open space”, volendolo tradurre dall’inglese, fa riferimento a “spazio aperto”. Da un punto di vista architettonico s’intende un ambiento unico, capace di ospitare al suo intero più funzioni abitative. Queste case non hanno divisioni strutturali tra i vari spazi, l’unico filtro che crea una sorte di divisione è l’arredamento stesso. Non a caso sono molto diffuse soluzioni come cucina a vista unita a un grande salone per un’unica area living.

Questa moda, figlia del XX secolo, sta avendo una crescita esponenziale e i motivi sono svariati. Per prima cosa, gli open space consentono un notevole risparmio durante l’atto di costruzione considerando che non hanno pareti. Inoltre, permettono di giocare con i complementi d’arredo, permettendo ai proprietari di casa di avere un’infinita libertà di scelta, senza preoccuparsi tanto delle misure di una singola stanza, che spesso pongono restrizioni rispetto a ciò che si desidera e si ha in mente. Infine c’è la possibilità di ottenere un’illuminazione più uniforme e di conseguenza un risparmio